Leo Zen vive e lavora in una piccola città del Veneto di forte tradizione cattolica, arroccata ad una cultura e ad un costume perlopiù impermeabili alla critica e al libero pensiero. L'autore si trova quindi costretto a ricorrere ad uno pseudonimo per evitare una sorta di ostracismo sociale, in quanto questo libro, proprio per il suo rigore storico e documentale, risulta assolutamente in "controtendenza".