L'idea di Europa, riferita al processo di integrazione e di unificazione, è molto recente. Nasce nel secondo dopoguerra con l'intento di accomunare gli interessi degli Stati dell'occidente europeo in particolari settori (materie prime, energia, relazioni commerciali). Si tratta di un'idea di integrazione ed unificazione che mostra un carattere prevalentemente economico e che, tra accelerazioni e crisi, dura fino al collasso del mondo comunista innescato dalla caduta del muro di Berlino (1989). A partire da questo momento l'idea di Europa, spinta dalla necessità dell'allargamento ad Est, nei fatti cambia sostanzialmente, mettendo in rilievo una dimensione più politica e più attenta ai valori della democrazia liberale.
Nell'attuale scenario internazionale, segnato dall'acuirsi degli elementi perversi della globalizzazione, dall'impetuosa crescita di nuovi soggetti economici e dalle turbolenze delle aree arretrate, l'unificazione europea rappresenta non solo una prospettiva di stabilità e di crescita per i paesi dell'Unione ma anche un fattore in grado di favorire la pace e l'equilibrio mondiale. Tuttavia, le vicende della costruzione dell'Europa unita, pur coinvolgendo sempre più strettamente i destini collettivi e individuali, continuano a svilupparsi in un clima di indifferenza e di distanza da parte dei cittadini.
Questo volume fornisce un contributo di chiarificazione critica su questi differenti aspetti e segnala l'esigenza di un progetto di democrazia reale che sia in grado di eliminare il tecnicismo burocratico dell'Unione, così da avvicinare l'idea stessa di Europa agli interessi dei cittadini.
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Informiamo i nostri lettori che la quarta edizione del volume MAX STIRNER La società degli straccioni. Critica del Liberalismo, del Comunismo, dello Stato e di Dio è andata esaurita.
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