• La pedagogia perversa
  • Tra Pasolini e Lacan
Copertina
88-8410-053-4
210
20,90
Fort-Da, 2
88-8410-053-4
210
20,90
Fort-Da, 2
Questo saggio è il risultato di un viaggio nell'insondato mondo della perversione pedagogica, ovvero di quella "normale" pratica educativa sorretta dal godimento mortifero ed in eccesso del "bravo e insospettabile" insegnante. Una sciatta pratica educativa che arriva a compromettere irrimediabilmente il percorso del discente e che non tiene conto del sapere "particolare" del soggetto da educare. Sono qui messi in evidenza gli effetti devastanti dell'eccesso del "materno" e del "paterno" nel mondo dell'insegnamento; al tempo stesso vengono esaminate le colpe dei figli a partire dall'analisi del fenomeno "patologico" dell'adolescenza come momento estensivo di assoluta decadenza. Attraverso l'analisi dell'opera poetica di Pasolini e del sapere psicoanalitico di Lacan, si perviene all'ipotesi di una pratica educativa che consideri il sapere (reale, simbolico ed immaginario) come punto indispensabile di partenza all'interno del dialogo pedagogico. Pasolini e Lacan, in questo senso, sono considerati non come classici ma come potenti strumenti utili a conferire al sapere l'originaria sintomaticità del vero.