• L'arte nel pensiero analitico
Copertina
88-8410-080-1
205
20,40
Ricerche Filosofiche, 2
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Ricerche Filosofiche, 2
Questo libro nasce come proposta di chiarire l'incidenza del problema dell'arte nella filosofia analitica. In esso si indicano alcuni passaggi teorici centrali che ci consentono di cogliere elementi di apertura impliciti già nel primo porsi di quel problema e che oggi possono indurci a guardare con occhi diversi l'intero complesso dei rapporti tra filosofia analitica e filosofia continentale. Dopo aver ricordato la "svolta linguistica" di Frege e quel particolare aspetto della sua teoria del senso e del significato - la radicalità della cesura tra scienza e poesia, poi ereditata dall'empirismo logico -, il libro mostra un'altra strada: la concezione del significato in I. A. Richards ed il suo practical criticism di derivazione romantica, la concezione dell'opera d'arte come espressione della forma del sentimento in S. Langer, i linguaggi dell'arte in N. Goodman, infine il problema del "riconoscimento" delle altre menti in S. Cavell. Sulla traccia di questa problematizzazione del rapporto tra conoscenza ed arte, vengono discusse le tesi di M. Black, A. Danto, R. Wollheim, E. Gombrich, I. Calvino, D. Davidson. Il libro ha il carattere del "saggio", dell'esplorazione. La ricerca fa emergere una linea di pensiero che arriva sino a noi, poiché chiarisce i modi in cui noi qui ed ora parliamo di arte e di conoscenza, e come siamo arrivati a parlarne in questi modi, e quanto valga forse ancora mantenere o criticare o sviluppare alcuni di questi modi. C'è una convinzione a monte: che la filosofia, per continuare, deve saper guardare al suo interno, affrontando le sue diverse anime; e deve saper guardare al suo esterno, affrontando le diverse voci della cultura entro cui essa opera e a cui si rivolge.