• De Sade
  • Il pensiero filosofico
Copertina
1730
154
18,00
Philosophia, 24
1730
154
18,00
Philosophia, 24

Estromesso dalla manualistica accademica, nonché spesso relegato nell’angusto spazio della “cattiva letteratura”, il pensiero di De Sade continua ad essere frainteso e giuocato tra disinvolture interpretative, reiezioni pregiudiziali, oppure riduzioni a mere suggestioni esteriori. Il presente saggio, invece, sviluppa un’attenta esegesi degli scritti sadiani, sottoponendo ad analisi e ad approfondimento il substrato filosofico sul quale il divin marchese ha eretto larga parte del suo corpus letterario e documen-tandone attentamente le fonti, con uno sguardo costantemente rivolto al contesto storico e culturale del Settecento francese. Dal lavoro di Ranalli emerge, così, l’immagine d’un filosofo e di un “intellettuale” che, mediante l’artificio letterario e retorico del romanzo, sa affrontare le questioni più spinose e complesse del tardo Illuminismo e che, ampliando le intuizioni più radicali della tradizione materialistica e libertina, compendia nelle opere maggiori un pensiero tanto organico e profondo quan-to abissale e distruttivo, aristocratico ed elitario, frutto di un’intelligenza e di una sensibilità erotiche difficilmente riscontrabili presso altri autori.

Sommario

prefazione

Crimini intellettuali

Il problema

Il metodo

introduzione

1. La fine

2. L’uomo e il suo doppio

3. Le tre Justine e Juliette

1. la materia

1.1 Il tronco, i rami ed i frutti

1.2 Il boscaiolo e la scure

1.3 L’albero secco

2. l’uomo

2.1 Il corpo

2.2 L’idea dell’anima

2.3 La verità dell’istinto

3. lo stato civile

3.1 Le ci-devant-Sade, homme de lettres

3.2 L’ideale e il compromesso

3.3 La rivoluzione permanente

4. estetica

4.1 Pudore e follia

4.2 Un’assenza indiscreta

4.3 Fenomenologia dell’eccesso

conclusione

bibliografia