Anche se costruito nel quadro di un insegnamento universitario, questo libro è tutt'altro che un mero esercizio accademico: infatti non intende semplicemente "parlare ai professori", bensì aspira a delineare inedite o poco sondate prospettive di ricerca. Il libro, coordinato da un docente di filosofia morale dell'Università di Firenze, e che si avvale della collaborazione di alcuni giovani e validissimi studiosi, ha inteso occuparsi di "etiche negative": negative tanto sul versante dell'eccedenza rispetto alla morale sociale, al costume legato al sapere della "pubblica opinione", quanto sul versante dell'appartenenza a quella morale e a quel sapere. Ed è proprio l'insistenza sull'eccedere ciò che connota gli scritti del presente volume. Ciascuno, per suo verso, riflette intorno all'idea di una morale come cesura, come disappartenenza, radicata in filosofie che potremmo chiamare del non problematico. Sotto questo riguardo, la ricorrenza di temi legati ad autori quali Schopenhauer, Nietzsche, Dostoevskij, Husserl, Horkheimer, Adorno, Heidegger, Bataille, Camus e Sartre appare significativa.
SOMMARIO
Fabio Bazzani, Premessa
Fabio Bazzani, Una scienza né triste né gaia. Etica e nichilismo
Samantha Novello, Camus e Bataille, o la morale all’inferno. La libertà “inutile” fra Sisifo e Sade
Cristina Tosto, Etica della scissione. Uno sguardo alla lacerazione esistenziale seguito da alcune riflessioni sull’opera di Dostoevskij e Bataille
Camilla Pieri, Etiche del “sottosuolo”
Beniamino Tartarini, Le meta-etiche. Filosofie del potere