• La mia morte sono io
  • L'esistenza umana tra inizio e compimento
Copertina
9788884102034
348
34,00
Il diforàno, 45
9788884102034
348
34,00
Il diforàno, 45

L’autore dà qui ampio sviluppo a una tesi già posta in Vita morte evoluzione, ovvero quella che vivendo la vita la si consuma e se ne rilascia di continuo sia fisicamente che mentalmente. Secondo questa tesi si vive rilasciando vita, quindi si va alla morte ben prima che essa sopraggiunga dal momento che, appunto, “si consuma vita”. Da un punto di vista ontologico su base biologica, quindi, nascere, vivere e morire sono solo aspetti differenti del fenomeno vita. Su tale base si staglia un significato esistenziale, poiché in questa prospettiva la morte non è una “fine”, bensì un “compimento”. In breve: si vive morendo e si muore vivendo per realizzarsi come individualità specifiche e uniche. Per Tamagnone, nella morte non c’è nulla di angoscioso o di pauroso, né si tratta di un vivere per la morte, bensì di un far propria la morte per valorizzare la vita e così renderla più serena, ricca e interessante. In questo volume, trova luogo anche una rivisitazione critica del concetto di morte nella filosofia, nella poesia e nella narrativa; con essa l’autore intende distinguere tra il modo che ritiene sbagliato e angosciante di guardare alla morte (la sua esternalizzazione) e il modo che invece ritiene corretto ed esistenzialmente
utile (la sua interiorizzazione).

Sommario

Prefazione

1. Introduzione alla storia del morire in Occidente

2. La morte metafisico-religiosa e quella individuale-profana              

3. La morte nell’elaborazione filosofica

3.1 La morte come individuazione: Feuerbach

3.2 La morte come palingenesi: Nietzsche

3.3 La morte come progetto: Heidegger

3.4 La morte come meta: Cioran

3.5 La morte come anti-vita: Plessner

3.6 La morte come nemica dell’uomo: Canetti

3.7 La morte come esperienza estatica: Bataille

3.8 La morte come realizzazione letteraria: Blanchot

3.9 La morte come problema meta-empirico: Jankélévitch

3.10 La morte nel rapporto sociale simbolico: Baudrillard

4. La morte nell’arte e nella poesia

4.1 Introduzione

4.2 La morte nell’arte figurativa

4.3 La morte nella poesia

4.4 La morte nel verso evocativo: Rilke

4.5 La morte come catastrofe inevitabile: Trakl

4.6 La morte come soluzione di un trilemma: Thomas

4.7 La morte come meta e origine: Celan

5. La morte nella narrativa

5.1 Introduzione

5.2 La morte incombente sulla vita: Mann

5.3 La morte come ignoto sognato: Kafka

5.4 La morte come attesa e mistero: Buzzati

5.5 La morte come profondità dell’esistere: Yourcenar

6. L’opzione di vivere con la morte addosso

6.1 Introduzione

6.2 Fascino e ossessione del limite: Hemingway

6.3 Il coraggio come vitalità anti-morte: Fogar

6.4 Lo sforzo e il metodo come sfida alla morte: Messner

7. La volontà di morte

7.1 Suicidio e suo “excursus” storico

7.2 Il suicidio ideologico

7.3 Il suicidio narcisista: Mishima

7.4 Il suicidio liberatorio

7.5 Il suicidio esistenziale: Pavese e Levi

7.6 Il suicidio di protesta

7.7 La morte libera: Améry

8. La fine reale di un corpo e di una mente

8.1 La cessazione della vita e la cadaverizzazione

8.2 La fine del percepire, del volere e del pensare

8.3 L’eutanasia e il suicidio assistito

8.4 L’accompagnamento psicologico alla morte

9. Sofferenza, approccio alla morte e orizzonte aiteriale

9.1 Il soffrire e il morire

9.2 Tra decadimenti e sentimenti: come andarsene?

9.3 Fuori della fisicità e della biologia

9.4 Che cosa si annulla e che cosa resta

Bibliografia

Indice dei nomi

Indice analitico-tematico