9788884101044
267
25,00
Il diforàno, 21
Fenomeni inquietanti accadono in un'immaginaria Università della Magna Grecia. Un
giovane studente, insospettito dal singolare comportamento di due insoliti docenti, sarà
da essi coinvolto in vicende misteriose ed oscure quando riceverà, da uno dei due,
l'incarico di proseguire una ricerca sulla Sincronicità. Ma subito si accorge che questa si
arena di fronte ad ostacoli opposti da una segreta Confraternita che vuole impedirne la
pubblicazione e lo minaccia di morte. Pochi giorni prima che l'opera vada alle stampe,
l'autore viene ucciso e il manoscritto rubato. Qualcuno ha voluto far sparire quella ricerca dalla faccia della terra. La Scala di Shepard rischia di essere interrotta.
Sono questi gli elementi essenziali di una scrittura che da un lato sviluppa il tema filosofico della ricerca inutile e senza fine - l'uomo titanico in lotta con il difetto fondamentale della creazione - e dall'altro lato narra una storia avvincente. In queste pagine si snoda, e forse si compone, la dialettica senza fine fra una miriade di opposti in apparenza irriducibili: disperazione e speranza, assurdo e mistero, caducità ed eterno ricominciamento,
sforzo e indifferenza, sanità e follia, uomini e dèi, Jung, Einstein e Bohr, razionalità ed
esoterismo, Cronaca e Arcadia, lingua alta e lingua contadina. La stessa polifonia dei generi (saggio, narrativa, teatro, sogno) ci dà il ritratto a tutto tondo di un'epoca e sta a testimoniare la babele dell'uomo, ma anche la sua ostinata vastità e volontà di composizione. Una conclusione ottimistica? Forse sì, perché la scala (di Shepard) della conoscenza
continua a salire inarrestabile, nonostante tutti gli ostacoli. Per quale misterioso artifizio?