Molto probabilmente i film di Pasolini racchiudono la dimensione filosofica piu? vasta e profonda di tutta la storia del cinema. Per comprendere l’incidenza della sua “narrazione” cinematografica sul tessuto estetico-artistico delle compagini testuali e sul loro formato visivo e sonoro, la fenomenologia offre uno strumento estremamente efficace. Le nozioni di soggetto, di oggetto, di mondo, di coscienza, di senso, di corpo, di esperienza, di parola, sulle quali questo libro insiste, consentono di porre in risalto quella incidenza e di render conto della dinamica propria del cinema in generale e appunto di quello di Pier Paolo Pasolini in particolare.
Sommario
2. lo spettro dell’epos
1. Lo spettro dell’Epos e l’ordine degli eventi
2. Epos e coscienza: Pasolini, ?jzenštejn e Dreyer
1. La coscienza e il corpo
2. La coscienza, il corpo e il principio segnico-linguistico
3. La coscienza, il corpo e la tragedia di Edipo
4. La funzione della coscienza, “Teorema” e “Medea”
5. Il punto di vista della coscienza e l’ambito inconscio
6. Il registro della parola e il silenzio
1. La dimensione del mondo
2. Il soggetto e il mondo
3. Il soggetto, il mondo e la modalità narrativa
1. La componente magmatica e la funzione dell’ordine
2. Gli elementi magmatici nel “Vangelo secondo Matteo”
1. Gli elementi di astrazione, il registro mitico e il formato della leggenda
2. Le invenzioni mitopoietiche e la civiltà greca antica
1. Pasolini, Bresson e von Trier: modelli possibili della tragedia
2. “Teorema”
3. “Teorema”, l’ipotesi narrativa e l’apparato deduttivo
4. “Teorema” e il carattere di figura
5. Gli ordini dello spazio e l’ambiente in “Teorema” e in “Porcile”
riferimenti