FILIPPO GENTILI (Roma 1946) ha attraversato da attento osservatore, quando non da appassionato attore, le grandi vicende che hanno segnato gli ultimi cinquant’anni della storia italiana. Un periodo connotato, a suo giudizio, dalla mancanza del coraggio di confrontarci con le nostre radici cristiane e dalla corrispondente incapacità di uscire dal deprimente Medioevo civile e culturale nel quale continueremmo a trovarci.