• Verità e potere
  • Oltre il nichilismo del senso del reale
Copertina
9788884101204
348
34,00
Philosophia, 14
9788884101204
348
34,00
Philosophia, 14

A DISTANZA DI POCHI ANNI DALLA SUA PUBBLICAZIONE, QUESTO LIBRO È GIA' DIVENTATO UN CLASSICO DEL PENSIERO FILOSOFICO.
Una riflessione sul potere e sul suo discorso è, in pari tempo, una riflessione che riguarda l'articolarsi di un processo di globale nullificazione, una interrogazione sul ridursi a niente della vita, dell'esistenza e degli individui esistenti. La nostra modernità non è che una galleria di fantasmi inconsapevoli della loro vanità. Su una mancanza di conoscenza e su un totale errore nel giudicare, su una alienata cognizione del problema della verità, si è edificato un inganno, un sistema compiuto di organizzazione pratica di quel-che-non-è, che però si presenta come indiscutibile ed evidente realtà. Si tratta di una parvenza di Essere, di una fantasmagorica mascherata di Nulla che tuttavia costituisce la realtà immediata del nostro esserci.
Questo volume rappresenta uno dei contributi più significativi del panorama filosofico contemporaneo. Nell'originale e poderoso percorso teoretico che qui si delinea, vengono poste in discussione la categorie fondamentali che ispirano il nostro conoscere il mondo e il nostro agire nel mondo. La costante tensione etica, congiunta ad una ricerca di senso per la nostra esistenza e quindi alla definizione di un itinerario di "approssimazione al vero", mostra in primo piano l'obiettivo polemico contro cui queste pagine si rivolgono: appunto il discorso del potere, la sua dimensione nullificante, il suo costruirsi su un terreno che fa del Nulla, del non-senso, l'unica valenza di senso e della distruzione l'unica declinazione pratica, materiale, di un tale nonsenso.